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RESIDENZE
SAFAA ERRUAS (2015)
RESIDENZE   SAFAA ERRUAS (2015)

L’artista visiva marocchina Safaa Erruas, con il suo progetto “le Chemin”, ha invitato le giovani sarte locali dell’associazione Thamghart Noudrar a compiere delle passeggiate per puro piacere tra i sentieri del villaggio di Imlil con l’obiettivo di stimolarle a scoprire le piccole meraviglie visive, nascoste nell’ordinario, di quei percorsi che collegano le loro case al laboratorio di sartoria.[ leggi tutto ]

Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015
Le Chemin, Safaa Erruas, january 2015

Apparentemente scontata, tale attività si è invece rivelata per la sua straordinarietà, in quanto nessuna di loro aveva effettivamente mai passeggiato per il solo piacere di farlo.
Tale attività si è poi finalizzata alla raccolta di piccoli elementi naturali, indizi minimi, delicatamente poetici, catalogati e poi rielaborati dalle ragazze stesse con elementi di sartoria (spille, cotone, lana, aghi ecc...) in sculture da posizionare nel paesaggio, fotografate e trasformate in cartoline, come testimonianza di un luogo visto con occhi nuovi e mezzo di conoscenza più intima di un territorio.
Le stesse sculture, conservate in barattoli di vetro, si trovano ora negli spazi dell’associazione stessa e dell’ecoresort Kasbah du Toubkal.
Lo stesso percorso è stato poi svolto dall’artista con una figura maschile, una guida di montagna locale che, percorrendo lo stesso sentiero fatto dalle donne, ha invece camminato con un piccolo specchio da posizionare ogni volta in punti diversi, con l’obiettivo di catturare fotograficamente il paesaggio circostante che in esso si rifletteva.